Tanto spazio in poca macchina: è la filosofia che ha indotto Fiat a sviluppare la versione "automobilistica" del veicolo commerciale Fiorino prodotto in Turchia. Flessibilità, capacità di carico e sobrietà fanno del Qubo un modello che soddisfa bisogni reali, una domanda sempre più influenzata da difficoltà economiche, caro petrolio, condizionamenti ambientali.
Problemi concreti che il piccolo multispazio del Lingotto sembra voler esorcizzare con l'espressione sorridente del frontale e con un nome che non è un errore di stampa, ma concilia la solida razionalità della figura geometrica per eccellenza con le conclamata volontà di uscire dagli schemi. Al punto – sostengono in Fiat – di inaugurare l'inedito segmento dei "free space". Realizzato sulla piattaforma modificata della Grande Punto, il Qubo nasce con un obiettivo produttivo di 20mila unità all'anno, destinate per circa la metà al mercato italiano. «Ma la grande flessibilità della fabbrica di Bursa – fa notare Lorenzo Sistino, Ceo del brand Fiat – consente di adeguare facilmente la produzione all'andamento della domanda».
Una vettura – come tale sarà venduta dalla Auto e non dai dealer Fiat Professional – adatta al tempo libero, ma capace di districarsi agilmente nel traffico urbano e di superare senza patemi – grazie anche alle porte posteriori scorrevoli – la "prova parcheggio". Al resto provvede la versatilità degli interni, esaltata dalle 16 diverse possibili configurazioni e da un optional davvero ingegnoso: il sedile del passeggero anteriore che si ripiega a tavolino e, se spinto verso il basso, si allinea al piano bagagliaio creando un vano che accoglie oggetti lunghi fino a 2,5 metri.
Un pieno di praticità che strizza l'occhio soprattutto ai giovani, forte di prezzi in linea con quelli delle berline a cinque porte di segmento B, dell'ormai immancabile – in casa Fiat ha appena raggiunto le 500mila consegne – sistema telematico "Blue&Me" sviluppato con Microsoft e dotato di Bluetooth, Mp3 e presa Usb, di una gamma di colori vivaci sui cui nomi si è sbizzarrita (anche troppo) la fantasia del marketing. Oltre al verde Buon umore, colore di lancio, compaiono fra gli altri il nero Coscienza sporca e l'arancio Esibizionista, come pure i più... tranquillizzanti bianco Santarellina o grigio Garbato.
Al di là delle digressioni cromatiche il Qubo, disponibile da due giorni in concessionaria, è proposto negli allestimenti Active e Dynamic, con motorizzazioni che privilegiano fluidità di marcia e consumi ridotti più che le prestazioni pure. Il turbodiesel 1.3 Multijet, in particolare, vanta emissioni di CO2 di soli 119 g/km e può essere abbinato al cambio robotizzato a sei marce Dual Logic al posto del manuale a cinque rapporti previsto dalla dotazione standard.
(G.Bo)